Auto, dalla Lombardia a Bruxelles per tutelare il settore. In missione anche Matteo Bianchi

Il deputato e consigliere comunale leghista di Varese ha partecipato alla plenaria del Comitato europeo delle Regioni insieme all'assessore lombardo allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, e al sindaco di Casalpusterlengo, Elia Delmiglio. Al centro dell'incontro l'alleanza per la salvaguardia del settore automobilistico nei territori con maggior presenza industriale come il nostro

Dalla Lombardia a Bruxelles per far fronte comune e rivendicare una transizione ecologica che non lasci indietro le regioni di punta nel settore automobilistico. Con queste intenzioni il sindaco di Casalpusterlengo, Elia Delmiglio, l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, Guido Guidesi, e il deputato e consigliere comunale di Varese, Matteo Bianchi, hanno partecipato al dibattito durante la plenaria del Comitato europeo delle Regioni che ha lanciato una alleanza nel settore automobilistico tra le regioni europee con maggior presenza in questa industria, di cui fa parte la stessa Lombardia.

Guidesi: “Non esiste solo l’elettrico per gli obiettivi ambientali”

Guidesi ha ricordato che la Lombardia ha preparato un ‘Manifesto per una mobilità sostenibile’ e sottolineato che 20mila posti di lavoro potrebbero essere a rischio. “Chiediamo di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, di efficientamento e di transizione attraverso la piena neutralità tecnologica”, ha detto Guidesi in un punto stampa a margine del dibattito. “Siamo convinti che gli obiettivi ambientali si possano raggiungere anche in altri modi oltre all’elettrico”, ha aggiunto l’assessore.

Matteo Bianchi: Give the CoR more weight in the European decision-making  process // ECR Group in the European Committee of the Regions

Bianchi: “Evitiamo impatto negativo sui territori”

Gli ha fatto eco Bianchi, secondo cui “il processo dal basso verso l’alto” serve per evitare un impatto negativo sui territori. Nel suo discorso in aula, Delmiglio ha insistito: “La proposta di imporre un blocco alla produzione di veicoli a combustione entro il 2035 è frutto di una scelta ideologica che rischia di consegnare la nostra industria ad una dipendenza da paesi terzi, come la Cina, perdendo inevitabilmente l’autonomia produttiva europea. Ci auguriamo che il Consiglio rifiuti questa proposta e cerchi un compromesso più razionale”.