Bortoluz: per il disastro bastano 12’. Ferraro è ovunque, da lui non si passa

Santana ci prova ma non è giornata. Monzani troppo insicuro. Le pagelle di Alan Tonetti

Poca sicurezza coi piedi e nelle uscite, colpevole sul 2ogol. Principale indiziato nel giallo “Che fine ha fatto la Pro?”. AGATHA CHRISTIE

Soffre l’arrembaggio avversario, nella sua zona la Pro va in difficoltà. Spesso in inferiorità, non trasmette certezze al reparto. MOZZO.

In complesso la sua partita non è male, ma c’è un accordo in avvio che manda fuori tempo tutta la melodia quando, in occasione della prima rete, effettua una torsione di testa sulla sua marcatura a difesa schierata. STONATO.

Dicevano che D’Errico fosse uno degli uomini migliori del campionato. Lui lo annulla, come in un film di azione: dalla sua parte non si passa praticamente mai. SCHWARZENEGGER

Forse paga le fatiche infrasettimanali, forse è un po’ scarico a livello nervoso, fatto sta che il giovane sardo non perviene agli onori delle cronache del match. DESAPARECIDO. (
12 minuti sono sufficienti per farsi espellere e spegnere le ormai fievoli speranze bustocche lasciando l’incubo dell’ultima mezz’ora ai compagni in 10, sotto 2-0 in casa della capolista. FREDDY KRUEGER)

Da lui ti aspetti il salto di qualità, in realtà arriva il salto nel buio perchè non si vede praticamente mai. Normalmente alieno, a Monza no. ALIENATO.

In una giornata dove la qualità latita lui ci mette come sempre la quantità, la sensazione è quella di eterna incompletezza. INSIPIDO. (
3 minuti dopo il suo ingresso Bortoluz si fa espellere. Gara finita per tutti, lui ne prende atto. Game, set and match. TACCUINO)

Anche lui paga dazio lungo l’out sinistro. È costretto a restare spesso basso e quando sale si ferma alla frontiera avversaria. UN FIORINO.

Tra i meno peggio, ma insufficiente. Che non sia la sua giornata lo si capisce dopo pochi minuti. Ci prova, ma escono solo tante bolle d’aria che svaniscono nel nulla. PESCE ROSSO (
Venti minuti in inferiorità numerica per riprendere gamba. BENTORNATO)

Altro uomo di qualità che è venuto a mancare. Pezzo pregiato dell’argenteria bustocca, la sua lama oggi non taglia. CUCCHIAINO.

Che la Pro Patria non giochi propriamente per il suo centravanti è un dato di fatto, che lui non sia ineccepibile anche. Lo ritroviamo cincischiare in mezzo all’area anzichè calciare di prima, salvo poi fare voli d’angelo in assoluta libertà fuori dagli 11 metri quando c’erano mille alternative migliori. ICARO.