Busto Arsizio: la Lega freme, «Pronto Speroni»

Il Carroccio sprona la coalizione ancora spaccata: «Si decida presto, altrimenti corriamo da soli». In quel caso il candidato sarebbe l’ex ministro

– Candidato del centrodestra, la Lega Nord minaccia lo strappo: «Si decida. Altrimenti potremmo anche correre da soli, con Francesco come candidato». Ad affermarlo è il segretario cittadino del Carroccio , alla vigilia di una nuova riunione del tavolo del centrodestra, in programma per questa sera ma ancora non sicuro di essere tenuto, per via di concomitanti impegni da parte di alcuni rappresentanti delle segreterie dei partiti di centrodestra.

Oltretutto, la situazione è ancora in stallo, visto che i due candidati sul tavolo, l’assessore (sostenuta da Lega Nord e Fratelli d’Italia) e l’ex coordinatore Pdl (portato avanti da Risvegliamo Busto, Ncd e Forza Italia), non mostrano alcuna intenzione di fare passi indietro. Ma la Lega Nord insiste comunque per affrettare i tempi della decisione definitiva sul candidato sindaco: «Se dovessero esserci ancora problemi che posticipano la decisione – annuncia il segretario cittadino del Carroccio Stefano Ferrario –

prenderemo in seria considerazione l’idea di correre da soli alle elezioni amministrative. Siamo già abbondantemente in ritardo, e la città non merita di attendere ulteriormente le scelte della coalizione». In caso di corsa solitaria, però, la Lega non avrebbe come proprio candidato Paola Reguzzoni, «che – fa sapere Ferrario – si è detta disponibile a correre solo in caso di condivisione da parte di tutta la coalizione di centrodestra», ma un altro candidato, «come ad esempio Francesco Enrico Speroni». Già ministro ed eurodeputato, attualmente capogruppo in consiglio comunale, Speroni sarebbe un vero “candidato di bandiera” per la Lega. Con questa mossa, i lumbard cercano evidentemente di forzare il tavolo del centrodestra a decidere. Anche perché è previsto che stasera gli alleati, se la riunione si terrà, sondino la disponibilità di Emanuele Antonelli ad unire la coalizione.

Sarà spaccatura oppure uno dei due contendenti riuscirà a spuntarla? Di certo, il rischio che lo stallo possa continuare, sta suggerendo alle segreterie di partito di andare in cerca di possibili “terze vie” in grado di sbloccare la situazione. Così circolano altri nomi, come quello di, che il senatore Gian Pietro Rossi degli Indipendenti di Centro è pronto ad offrire come alternativa di mediazione. Ma anche quello, già ampiamente circolato, di , attuale presidente Accam. E persino quello di , altra figura autorevole, già direttore dell’ospedale di Busto Arsizio (ma anche “assessore per una notte” ai tempi della prima giunta Farioli nel 2006, quando fu nominato come indipendente e poi sostituito da un giorno all’altro in ossequio al “manuale Cencelli”) e attuale presidente dell’Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita di Gerenzano.