Cappellari o Arrigoni nel futuro?

La società sta già lavorando per costruire il dopo Vescovi: la scelta potrebbe cadere sul gm oggi a Bologna. Coppa: «La Pallacanestro Varese è sull’orlo del baratro? No: sopravviverà a tutti. Io non mi sento solo»

Stefano Coppa ieri è stato chiarissimo nel buttarci lì una battuta che poi tanto battuta non era. «Basta, non fatemi più parlare: voglio vedere il mio nome sul giornale solo per il necrologio, non prima. Il mio necrologio, sia chiaro, non quello della Pallacanestro Varese. Perché fidatevi: morirò prima io della nostra società». Eh sì, sono giorni difficili: e chissà se se l’aspettava che sarebbe stata così dura, pronti via, al suo primo anno alla guida della Pallacanestro Varese. Le dimissioni di Vescovi, arrivate dopo l’ultimo (l’ennesimo?) “scazzo” con Pozzecco in allenamento sono arrivate a terremotare un ambiente che di terremoti non aveva proprio bisogno.

Al di là del dispiacere umano – il Cecco è un amico – e della preoccupazione per il venir meno di una figura così importante, a farci paura è il futuro. Perché ad oggi, lo diciamo ancora a scanso di equivoci, la Pallacanestro Varese è con un mezzo piede in LegaDue: bisogna fare qualcosa prima che si compia il dramma. In società non sono lì a guardarsi addosso con le mani in mano, ma stanno lavorando per raddrizzare la barra. «Siamo tutti molto uniti – ci ha confidato ieri Coppa – e in queste ore non mi sono mai sentito solo o isolato»: questo significa che verranno prese delle decisioni importanti. La nuova triade Coppa-Salvestrin-Castelli sono all’opera: nella conferenza stampa di giovedì è stato detto che sarà Ferraiuolo a subentrare a Vescovi nelle funzioni di general manager: ma quella di Max è una soluzione a tempo.

Insomma, arriverà qualcuno. Quando? A Desio si stanno giocando le Final Eight di Coppa Itaila (Varese se le guarda davanti alla tv, e vabbè) quindi non c’è la fretta di dover scegliere in poche ore. Ma non c’è nemmeno tutto questo tempo: perché è attraverso il lavoro in palestra che una squadra ai minimi termini dovrà trovare il modo di vincere quelle quattro-cinque partite che serviranno per portare a casa la salvezza. I nomi sono due,

e non sono nuovi: Bruno Arrigoni e Tony Cappellari. E i sussurri delle ultime ore ci hanno dato il gm attualmente separato in casa alla Virtus Bologna favorito per il post Vescovi. Arrigoni, profondo conoscitore del mercato Usa mente dietro alla Cantù degli ultimi dieci anni, potrebbe rescindere il contratto da Bologna e tornare nella società che già lo ha visto assistente allenatore a inizio degli anni ’70 e nel 1997/’97 a fianco di Dodo Rusconi. Attualità: oggi (ore 17) Varese giocherà a Casale Monferrato in amichevole. Sarà l’occasione per verificare qualche passo avanti e, soprattutto, per ascoltare le prime parole di Pozzecco dopo l’affare Vescovi.