Coldiretti: bene l’arrivo di pioggia e neve, ma mancano 900 milione di metri cubi di acqua

Le precipitazioni alleviano la crisi idrica dovuta alla siccità dei mesi scorsi, ma gli acquazzoni e i nubifragi aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti in una regione come la Lombardia dove oltre 4 comuni su 5 (l’84,6% del totale) hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico

VARESE – In Lombardia mancano all’appello oltre 900 milioni di metri cubi di acqua a causa della grave siccità che l’ha colpita con pesanti effetti per l’ambiente, l’agricoltura ma anche rischi per gli usi civili ed industriali. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale in riferimento all’ondata di maltempo, sulla base degli ultimi dati Arpa Lombardia sulle riserve idriche invasate rispetto alla media del periodo 2006-2020. L’arrivo della pioggia e della neve – continua la Coldiretti – è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nelle montagne dove i ghiacciai perdono di superficie e spessore.

Le precipitazioni però – conclude la Coldiretti – per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni e i nubifragi aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti in una regione come la Lombardia dove oltre 4 comuni su 5 (l’84,6% del totale) hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico.