Corruzione, usura e abuso d’ufficio: chiesti 8 anni e 9 mesi per ex vice preside di Parabiago

Reati contestati anche ad altre 7 persone con lui a dibattimento nel Tribunale di Busto Arsizio. Indagati anche alcuni impiegati amministrativi della stessa scuola e imprenditori di Magenta, Gallarate e Olgiate Olona e prestanome che in più occasioni avrebbero svolto lavori di manutenzione e fornito materiali all'istituto. La vicenda

BUSTO ARSIZIO – Corruzione, usura e abuso d’ufficio: questi i reati contestati all’ex vice preside dell’Istituto superiore Maggiolini di Parabiago (Milano) Alfonso Cocciolo e ad altre 7 persone con lui a dibattimento. E oggi per l’ex vice preside il pubblico ministero di Busto Arsizio Ciro Caramore ha chiesto una condanna a 8 anni e 9 mesi.

Indagati anche alcuni impiegati amministrativi della stessa scuola e imprenditori di Magenta, Gallarate e Olgiate Olona e prestanome che in più occasioni avrebbero svolto lavori di manutenzione e fornito materiali all’istituto. Agli imputati si contesta il fatto di aver organizzato, con la compiacenza degli imprenditori interessati, un sistema tale che attraverso lo spacchettamento degli interventi da realizzare a scuola si potessero eludere le regolari procedure di gara, affidando incarichi senza superare mai i limiti di spesa per i quali si sarebbe invece dovuto ricorrere a gare di evidenza pubblica. Le indagini erano state svolte dalla Guardia di Finanza.

La posizione di Cocciolo è quella più delicata: a lui si contestano anche casi di usura. Alla notizia dell’apertura delle indagini, l’architetto legnanese Cocciolo si era dimesso dall’incarico di vice preside del Maggiolini. La sentenza è attesa a gennaio.