Grigio e spiumato. È il piccolo Pedro il pappagallo “sismologo”

L’animale, a detta della sua padrona Graziella Dal Bello, si agita e urla giorni prima di un terremoto

Pedro è un pappagallo cinerino di sette anni e la sua padrona, Graziella Dal Bello, è la grande ciclista dei mondiali del ‘66 a cui è ispirata la famosa bicicletta femminile. Non tutti sanno però che Graziella, oggi settantaquattrenne, negli ultimi anni di vita di Nonna Olga era diventata la sua più cara amica ed il suo braccio destro, e che da sempre il destino della campionessa varesina è legato agli animali: il padre Ferruccio, che aveva aperto il giardino zoologico di via Sacco negli anni 50, aveva gestito per anni il negozio di animali in via Albuzzi.

Graziella e Pedro sono una coppia speciale, in prima linea per il terremoto. Sì, perché la pasionaria dei gatti randagi, erede della signora Scremin, ogni giovedì del mese raccoglie le donazioni di cibo per animali che tramite il gattile Mondobaffo di Marina Colombo vengono spedite regolarmente nei luoghi del sisma; dal canto suo, Pedro, invece, è un “sismologo” che segnala l’arrivo dei terremoti con numerosi giorni di anticipo.

«Sembra assurdo – racconta Graziella – ma succede ormai da anni. Pedro impazzisce quando sente che sta per arrivare il terremoto. Succede tre, anche quattro giorni prima: si mette a gridare in casa svolazzando come un pazzo e non riusciamo più a prenderlo. Tre anni fa l’ho fatto visitare da un veterinario perché era sempre spennacchiato ma mi ha detto che essendo un pappagallo da difesa si stressava facilmente. L’ho comperato a Varese in un negozio di animali quando aveva solo sei mesi: ne avevo avuti altri quando ero piccolina, e il mio papà, nel negozio per animali, preparava anche i pastoncini per gli uccelli».

Pedro è tutto grigio con la coda rossa. In questo periodo, però, è un po’ malconcio per lo stress ed è tutto spennacchiato. «Quando sono sul divano lui mi svolazza sullo schienale e cerca di beccare la Lilly, la mia cagnolina che ho chiamato come la micia che è morta qualche anno fa: da allora mi occupo di gatti randagi ma non ho mai più avuto un gatto mio. È più forte di me».
Graziella si è talmente spaventata pochi giorni fa, quando Pedro è tornato a “fare il matto”, che voleva chiamare il Centro Geofisico Prealpino per sapere se può essere utile come allerta.

«Mi ha avvertito già di quattro terremoti: quello dell’Aquila del 2008, quelli in Emilia del 2012, quello di Amatrice dello scorso agosto e in più questi due degli ultimi giorni in Centro Italia. «La mattana dura una mezz’ora: urla come un forsennato e si sente con le finestre chiuse. Non si comporta mai così, è docile ed è anche un pappagallo parlante: dice “Ciao”, “Come stai?”, “Dove vai?”, e quando prendo in mano il telefono risponde al posto mio: “Pronto, chi è?”.
Ma quando è in arrivo un disastro si trasforma. La prima volta, nel 2008, erano in corso i mondiali di ciclismo, mi è scappato: dovevo andare al mare e invece ero in giro a cercarlo. L’ho ritrovato dopo tre giorni, spaventatissimo, in un nascondiglio poco distante da casa».