Il convertiplano è atterrato a Dubai

Dopo la tragedia costata la vita ai piloti Venanzi e Moran, ieri l’accordo con gli Emirati Arabi. Tre i mezzi destinati a soccorso e ricerca. E dopo il dolore arriva un segnale di speranza per Agusta

Gli Emirati vogliono il convertiplano. Dopo il tragico incidente costato la vita ai piloti collaudatori Pietro Venanzi ed Herbert Moran lo scorso 30 ottobre, e dopo le richieste emerse da più parti perché il programma dell’AW609 non si fermi, è ora il mercato a rispondere. Ieri a Dubai, nel corso dell’Airshow, l’annuncio da parte dal direttore esecutivo per le analisi strategiche del ministero, il generale Abdullah al -Hashimi, per l’ordine di 3 convertiplani in configurazione Ricerca e Soccorso. Non sarà, dunque, un impiego militare, bensì civile quello che attende le macchine di casa AgustaWestland con un cliente di lancio per la configurazione ricerca e soccorso. Non si tratta ancora di un ordine vero e proprio, ma l’accordo c’è. Un accordo tra l’aziende elicotteristica guidata dall’ingegnere Daniele Romiti e l’operatore governativo Jac, comando congiunto dell’aviazione degli Emirati Arabi.

Il segnale è forte e dà coraggio in un momento di immenso dolore per l’azienda che nel quartier generale di Cascina Costa ha in assemblaggio un prototipo dell’AW609. Mentre l’altro esemplare esistente è a terra negli States. Ieri dunque, l’annuncio del memorandum of understanding per l’acquisto di tre convertiplani AW609 da destinare a operazioni di ricerca e salvataggio. Tre velivoli che, ha reso noto AgustaWestland, saranno consegnati a partire dal 2019. Inoltre c’è un’opzione da parte delle autorità

emiratine per altre tre macchine. Chi aveva dubbi sulle sorti del programma Finmeccanica-AgustaWestland AW609 non può che ricredersi. Il Jac sarà il cliente di lancio del velivolo metà elicottero e metà aereo in configurazione Sar. Una macchina capace di decollare come un elicottero per passare in pochi minuti in modalità aereo e tornare, quindi, elicottero nel momento dell’atterraggio. È il convertiplano, di cui AgustaWestland conserva, ora, due prototipi dopo la tragedia nel cielo di Santhià costata la vita ai due piloti di casa. A dieci giorni dall’incidente con l’AW609 che ha preso fuoco e poi è esploso in volo prima di precipitare a terra, il programma commerciale del convertiplano di Finmeccanica-AgustaWestland prosegue a passi spediti. La variante Sar delle macchine in ordine dagli Emirati comprenderà un equipaggio “su misura” per andare incontro ai requisiti operativi specifici del cliente.

«Le caratteristiche uniche di velocità e range dell’AW609, combinate con la capacità di volo stazionario aumenteranno drasticamente le capacità operative nelle missioni Sar del Joint Aviation Command», ha dichiarato il Jac in una nota a margine dell’annuncio dell’accordo, siglato appunto al Dubai Airshow. Al momento, il Joint Aviation Command opera una flotta di 11 elicotteri AW139 su un ampio raggio di missioni, compreso il Search and Rescue. La scelta dell’AW609 in versione Sar rappresenta ad oggi il primo accordo per missioni del cosiddetto settore parapublic. «Questo accordo fa onore ai piloti Venanzi e Moran che sono morti mentre erano al lavoro, in volo, proprio per rendere sicuro il convertiplano», commenta Paolo Carini, coordinatore nazionale Fim Cisl. «È un accordo di cui siamo molto contenti, perché si tratta di una commessa importante per una macchina destinata a rivoluzionare il modo di concepire il volo. Una commessa da dedicare a loro».