L’abbraccio di tutta Cocquio alla famiglia Mazzini

Venerdì il tragico incidente che ha strappato la vita al giovane 15enne Lorenzo

, 15 anni, studente del liceo artistico “A. Frattini”, di Cocquio Trevisago è morto dopo il suo arrivo al pronto soccorso dell’ospedale di Circolo di Varese. Cinque minuti prima delle 18 di ieri un’auto, guidata da un quarantenne residente nella zona, lo ha investito in via Marconi, nome che la provinciale 39 che collega Gavirate a Caldana, sotto gli occhi di sua madre. Lorenzo stava attraversando rigorosamente sulle strisce: era a passeggio con mamma Anita, il quarantenne non lo ha visto.

L’impatto è stato devastante. L’uomo alla guida dell’auto, subito dopo l’incidente, stravolto e in preda ad un attacco di panico, ai presenti ha spiegato: «Mi sono distratto un secondo. Stavo guardando la mia collega in auto, davanti a me. La stavo guardando svoltare per seguirla. Non l’ho visto. Non l’ho visto». L’automobilista ha poi avuto un crollo nervoso: è stato tra i primi a prestare soccorso a Lorenzo.

Si è fermato, era sobrio, era perfetto. Era distratto per una frazione di secondo. Una frazione di secondo costata la vita a Lorenzo. Il ragazzino è stato sbalzato via: ha sbattuto contro il parabrezza. L’impatto ha causato un gravissimo trauma cranico, unito ad un altrettanto grave trauma toracico.
L’auto viaggiava in direzione di Caldana, stava risalendo la via. Lorenzo era fuori con sua madre che non ha retto a ciò che ha visto: suo figlio travolto. Sul posto sono immediatamente arrivati gli agenti del Comando di polizia locale del Medio Verbano. Il 118 ha messo a disposizione i mezzi migliori: ambulanza ed elisoccorso. Le condizioni del quindicenne sono apparse immediatamente gravissime. In un lampo in via Marconi è arrivato anche il sindaco : «Sono un medico. Ho cercato di dare una mano anch’io».

Medici e personale infermieristico hanno tentato l’impossibile: per 40 minuti hanno rianimato Lorenzo sul posto, cercando di far ripartire il cuore in arresto. «Sono stati eccezionali» dice Centrella con la voce spenta di chi prova a fronteggiare un dolore. Perché «Lorenzo lo conoscevo e conosco la sua splendida famiglia». Il quindicenne è stato trasportato all’ospedale di Varese. Non ce l’ha fatta. L’automobilista che lo ha investito è distrutto. Si è fermato, era sobrio, gli agenti lavorano per accertare la velocità della vettura. Non sarà arrestato ma è indagato per omicidio stradale. Con la nuova normativa rischia una condanna pesante in carcere.

L’intera Cocquio Trevisago vuole idealmente abbracciare la famiglia Mazzini con una lunga veglia per Lorenzo a partire dalle 21. «Quello che è accaduto – ha detto il primo cittadino – ha spezzato il cuore di tutta la comunità. Nessuno è in grado di accettare questa morte».