Multe in Italia, i tedeschi non pagano Gli svizzeri invece dicono di sì

CANTON TICINO – Turisti tedeschi? Una delle maggiori fonti di reddito per il turismo locale della nostra provincia. Tra una gita al lago, una passeggiata in montagna a volte ci scappa la multa che dovrebbe essere pagata entro 20 giorni. Questo dice la legge, ma qualcuno la pensa diversamente. Il giornale “Suddeutsche Zeitung”, ha riportato lo scorso martedì un intervento di un esponente dell’Auto Club tedesco che ha dichiarato: “ se non versate il pagamento dell’ammenda, non vi succederà nulla.[…]. Fino ad oggi nessuna multa all’estero è stata riscossa con un pignoramento”.

Come si dovrebbero comportare i nostri vicini che abitano in Ticino, a pochi passi dal confine con l’Italia? A sciogliere il dubbio è Renato Gazzola, presidente del TCS Ticino che è di tutt’altro parere: “noi consigliamo di pagare la multa e subito. Non vale la pena cercare di fare i furbi”. Anche perché i rischi sono dietro l’angolo. Una volta trascorso il termine di legge per il pagamento dell’ammenda, che si dovrà pagare con una maggiorazione piuttosto elevata ( ad esempio una multa di 50 euro non pagata nei termini di legge,

potrebbe sfiorare i 500 euro) come già avvenuto in alcuni casi. Gazzola inoltre definisce “avanti” il sistema italiano delle ammende stradali, che spesso vengono recapitate al mittente direttamente a casa o tramite la sezione di Circolazione. Anche con il sequestro dell’auto non si scherza: una volta requisita è molto difficile e lungo riportare l’auto al di là del confine.

Il “Suddeutsche Zeitung” spiega inoltre che le sanzioni a volte rimangono sospese a causa di problemi burocratici. Alla base una differenza giuridica: in Italia è responsabile dell’infrazione il proprietario del veicolo, mentre in Germania deve rispondere il conducente. In Svizzera il proprietario del veicolo, può anche decidere di non fornire le generalità del conducente nel caso sia un parente stretto: la polizia potrà indagare sul guidatore nel caso di un incidente grave.

Gazzola conclude che pagare le sanzioni è prima di tutto una questione morale e inoltre sostiene che quasi sicuramente se i ticinesi non pagassero un’ammenda, non resterebbero impuniti.

e.besoli

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