«Noi tifosi pronti a tutto. Gli altri?»

I tifosi biancorossi si mobilitano: «Faremo di tutto per salvare il Varese». E sta per partire la maxi-lotteria che punta a portare 40 mila euro nelle casse della società. Che non risolverà i problemi (è ovvio), ma è pur sempre un gesto d’amore per dire: «Il Varese soffre: noi ci siamo». Intanto giovedì alle 11, in sede, viene presentata la campagna abbonamenti, al via il giorno successivo con la prelazione per gli abbonati.

L’idea della lotteria è venuta a , presidente del club Passione Biancorossa: «Ne ho parlato con i ragazzi della curva, che hanno subito appoggiato l’iniziativa – spiega Livio – In questo momento non servono chiacchiere ma fatti, e mi auguro che comprino qualche biglietto anche quelli che sono abituati ad andare in tribuna gratis con l’accredito. Sappiamo di non poter risolvere i problemi economici della società, ma con quest’iniziativa lanciamo un appello alla città: chi vuole bene al Varese si faccia avanti».

I tifosi hanno fatto stampare 20 mila biglietti al prezzo di due euro l’uno: in caso di “sold out”, dunque, verranno raccolti 40 mila euro. I tagliandi saranno a disposizione nelle sedi dei club del tifo organizzato, e molto presto anche presso gli esercizi commerciali che aderiranno all’iniziativa. «Per il momento – aggiunge Saccani – chi fosse interessato può contattarmi al numero 335-6438254. Presto coinvolgeremo anche negozi e centri commerciali: gireremo la città per venderli tutti prima possibile. Man mano che li vendiamo, verseremo immediatamente alla società i soldi incassati».

Anche il presidente Nicola Laurenza ha apprezzato l’iniziativa: «È giusto aiutarlo – sottolinea Saccani – Ci sta mettendo cuore, anima e denaro per salvare il Varese». L’estrazione finale si terrà il prossimo 2 settembre allo stadio: i primi tre premi sono una parure in oro di Oro in Euro, un abbonamento allo stadio nei distinti e un altro in curva. In tutto saranno distribuiti circa 30 premi.

, volto carismatico della Curva Nord, appoggia l’iniziativa: «È un modo per dare un segnale agli imprenditori e politici varesini, quelli che possono dare una mano al Varese ma finora non l’hanno fatto – osserva il tifoso – È questo il momento di dimostrare che tengono a questi colori: troppo comodo parlare del Varese solo per scopi elettorali». Ottimista o pessimista? «Ci fidiamo di Laurenza , siamo sulla barca con lui e non lo molliamo certamente adesso».

Sono comunque giorni di grande preoccupazione tra chi porta il Varese nel cuore. Il giudice , supertifoso biancorosso, soffre al tribunale di Pavia, dove lavora: «Abbiamo fatto tanto per arrivare dove siamo arrivati, mi sembra assurdo che ora tutto possa sfumare – sospira – Ricordo ancora le trasferte di Spino d’Adda, le partite decisive col Fanfulla. No, non possiamo tornare lì. Voglio continuare ad affrontare trasferte scomode. Ma un po’ di paura c’è: quando il mio amico non risponde ai messaggi sul Varese, beh, io mi preoccupo. Speriamo che tutto si risolva per il meglio – auspica il giudice – Il Pavia l’hanno preso i cinesi, possibile che non ci sia proprio nessuno pronto a dare una mano al Varese?».

Bella domanda. La stessa che si pone , abbonato dal 1974 (ora ha trasmesso la fede biancorossa anche alla moglie Luciana e alle due figlie Alessia e Martina). «Si può quasi dire che le mie figlie siano nate a Masnago – scherza – Io voglio continuare ad abbonarmi ancora per molti anni, ma sono preoccupato, non vedo molta chiarezza. Speriamo che tutto finisca bene».

è un altro grande tifoso, sempre presente in casa e fuori: «In questo momento bisogna mettere da parte le polemiche e lottare uniti per un bene superiore: la salvezza del Varese. Il Varese e i suoi tifosi sono un tutt’uno, nelle difficoltà vediamo solo degli stimoli per andare avanti più forti di prima. Per questo dico che ce la faremo anche stavolta».

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