Paitoni ha scritto un biglietto con parole di pentimento prima di impiccarsi in carcere

L'ultima telefonata con l'avvocato il giorno prima di togliersi la vita non lasciava intendere intenzioni suicide da parte del 40enne che uccise con una coltellata il figlio di sette anni a Morazzone

MILANO – Prima di suicidarsi nel carcere di San Vittore, Davide Paitoni ha lasciato scritte in un biglietto parole di pentimento per avere ucciso il figlio di sette anni con una coltellata dopo avere cercato di ammazzare anche la moglie a Morazzone.

Il corpo esanime di Paitoni, 40 anni, è stato trovato ieri mattina dalla polizia penitenziaria nel suo letto.

Sulla sua morte indaga la Procura di Milano alla quale sono state trasmesse dall’amministrazione penitenziaria tutte le informazioni necessarie agli accertamenti. Da una prima ricostruzione, emergerebbe che Paitoni si sia impiccato.

Il giorno precedente aveva avuto un colloquio telefonico con il suo avvocato difensore, Stefano Bruno. A detta di quest’ultimo, che aveva comunque parlato di condizioni psichiche di grande difficoltà, la conversazione non lasciava minimamente immaginare che il suo assistito intendesse togliersi la vita.