«Per prima cosa il vigile di quartiere. E voglio tutti gli agenti sulle strade»

Galimberti in diretta Facebook - Il candidato sindaco del centrosinistra affronta così il tema caldo della sicurezza

– Sicurezza, la sfida di Davide Galimberti: «Uno dei primi provvedimenti sarà l’effettiva istituzione della figura del vigile di quartiere. E voglio tutti gli agenti di polizia locale sulle strade, delle scartoffie possono occuparsene gli impiegati amministrativi».

Nuova diretta Facebook per il candidato sindaco del centrosinistra Davide Galimberti, dedicata stavolta al tema della sicurezza. Mezz’ora di confronto con i cittadini, con punte di una cinquantina di visualizzazioni simultanee, e una manciata di domande a cui ha dato risposta in diretta. È una delle innovative forme di contatto diretto con l’elettorato che Galimberti ha deciso di sfoderare, in una campagna che sta conducendo veramente “pancia a terra”. Sul tema della sicurezza, che è

storicamente uno dei cavalli di battaglia dei suoi rivali, in primis la Lega Nord, il candidato espressione del Pd non ha alcuna intenzione di lasciare campo agli avversari: «Occorre una maggior presenza delle forze dell’ordine in città – le parole di Galimberti – dobbiamo mandare i nostri vigili a pattugliare i quartieri, perché tutti i cittadini che incontrato nei miei tour lamentano il fatto di vedere raramente una presenza assidua della polizia locale». Galimberti sa come agire per «colmare questo gap» e aumentare la presenza dei vigili sulle strade: «Tutto il corpo di polizia locale deve essere messo sulle strade, facendo sì che i compiti puramente amministrativi siano svolti dagli impiegati amministrativi».

In particolare, Galimberti annuncia che ha in animo l’«effettiva istituzione della figura del vigile di quartiere, che cammini e rassicuri con la propria presenza nei rioni e nelle castellanze. Un’iniziativa che si può attuare già da domani mattina, individuando i quartieri più sensibili, che sono quelli in cui furti e altri reati contro la persona si verificano più frequentemente. Sarà uno dei miei primi provvedimenti quando diventerò sindaco». E ancora, Galimberti prospetta un «vero potenziamento della videosorveglianza» e un intervento per far sì che ci siano «divise che rassicurano soprattutto nei luoghi in cui le donne passano gran parte del loro tempo, come l’ospedale. Penso ad un potenziamento della vigilanza soprattutto nei momenti dei cambi di turno. Occorre che investiamo sulla sicurezza soprattutto delle donne e degli anziani». E a chi gli chiede se si può essere sicuri solo in centro, Galimberti risponde: «Quello della zona delle stazioni è un tipico esempio di come il degrado aumenti la percezione di insicurezza e fa sì che si concentrino figure che rendono la città meno sicura. Con la variante al Pgt intraprenderemo una riqualificazione vera di quel comparto, e non solo attraverso gli slogan». Anche la cultura, per Galimberti, può aiutare: «Tutte le attività contribuiscono a migliorare anche la percezione di sicurezza. Una città che si rimette in moto nell’ambito sociale, culturale, economico, è la miglior integrazione. Una città più ricca, che cresce, sicuramente sarà meno insicura». Anche la lotta al degrado può essere un antidoto: «Penso alla zona di San Gallo, dove ho notato interventi di manutenzione non adeguati – sottolinea Galimberti – anche i cittadini potrebbero contribuire in maniera determinante a rendere più bella e più accogliente la città, ad esempio attraverso la riduzione delle imposte locali per chi offre servizi alla collettività. Sarebbe un modo costruttivo per responsabilizzare le persone e ridurre in maniera significativa i fenomeni di degrado».