Playoff da esplorare fino in fondo. Il Varese è a metà della graduatoria

Domenica contro il Gozzano si chiude la stagione: poi parleranno le “classifiche”

Il primo turno playoff è stato superato. Contro la Caronnese a Masnago è arrivata la vittoria che i tifosi del Varese speravano di festeggiare: dopo tre sconfitte consecutive tra Coppa Italia e campionato, domenica è stato invece il turno dei biancorossi di alzare le braccia al cielo e proseguire verso l’ultimo atto della stagione.
Una vittoria utile per trovare ulteriore forza e rinnovate certezze, mettendo nel mirino il prossimo avversario, il Gozzano. Gozzano che, vincendo lo scontro della terz’ultima giornata, ha di fatto tagliato fuori i biancorossi dalla caccia al primo posto, centrato alla fine dal Cuneo.

Battere la Caronnese ha permesso anche di salire qualche gradino della graduatoria playoff. Graduatoria che pur rimanendo ancora virtuale – perché sarà stilata definitivamente solo dopo le finali di domenica che decreteranno le 9 a entrarci – vede ora il Varese in decima posizione.
Graduatoria costruita con il coefficiente punti, il rapporto tra punti realizzati e partite giocate in stagione regolare. In caso di coefficiente pari, è davanti la squadra che ha chiuso il campionato in posizione migliore;

se anche questo dato dovesse essere uguale, è la classifica nella Coppa Disciplina ad avere l’ultima parola. Così è il Ciliverghe Mazzano – che ha eliminato la Pro Patria – la “prima della classe”, a discapito del Trastevere che ha chiuso più in basso rispetto ai bresciani nella Coppa Disciplina. Il Varese, per lo stesso motivo, si trova una posizione sotto rispetto all’Imolese, con cui ha stesso coefficiente e stessa posizione al termine della stagione regolare (la terza a 1,85, la Virtus Bergamo, ha invece chiuso il girone B al quarto posto).

Questa graduatoria servirà nel caso in cui una delle 9 vincenti dei 9 gironi di serie D non dovesse riuscire a iscriversi alla Lega Pro, come accaduto l’anno scorso allo Sporting Bellinzago: seguendo la graduatoria, la Lega Pro cercherebbe una società disposta – e pronta – a prenderne il posto.
L’altra via per salire in Lega Pro è la domanda di ripescaggio, che il Varese ha ufficializzato settimana scorsa di essere pronto a inoltrare (la data per presentarla cade intorno alla metà di giugno): in quel caso, insieme all’iscrizione da 50mila euro (95mila per chi non è affiliato) e alla fideiussione da 350mila euro, bisogna presentare un contributo a fondo perduto (l’anno scorso da 250mila euro) che in caso di chiamata al piano superiore finisce nelle casse della Figc.
Ripescaggio che, tenendo conto per esempio di strutture e storia, potrebbe vedere il Varese nelle parti alti di questa “classifica” (discorso ananalogo per la Triestina).

Prima, c’è da finire – alla grande – la stagione. Per battere il Gozzano i biancorossi lavoreranno tutta settimana al centro sportivo di Albizzate (via Vittorio Veneto 17): da oggi fino a venerdì appuntamento alle 15, sabato alle 10.30. In finale playoff la formula sarà uguale al primo turno contro la Caronnese: il Varese, che ha chiuso davanti al Gozzano in campionato, avrà il vantaggio di giocare in casa e di uscire vincente in caso di parità al termine dei tempi supplementari. Domani l’apertura delle prevendite per la partita di domenica.

Pronto a scaldarsi intanto il mercato. I primi rumors vogliono l’attaccante 32enne Manuel Pera, quest’anno 23 gol in 30 presenze al Matelica (2o nel girone F), con un passato in serie C con Poggibonsi e Lucchese, vicino al Varese per la prossima stagione. Un colpo da serie D o Lega Pro? Presto per dirlo. Prima c’è da giocare la finale playoff.