Pro Patria, salta tutto Addio degli acquirenti

BUSTO ARSIZIO Dopo una giornata di sussurri e grida arriva una voce quando sta calando il buio. E’ quella del segretario Giuseppe Iodice che annuncia: «E’ saltato tutto e i potenziali acquirenti non sono più tali perché non prenderanno la Pro Patria». Non c’è stato alcun comunicato come era stato annunciato anche nei giorni scorsi. Era previsto per la giornata di venerdì, prima che venisse rimandato a ieri o ad oggi. Comunque ci si aspettava un atto ufficiale,

l’ultimo di una vicenda cominciata innalzando una cortina di fumo attorno ai protagonisti o al protagonista dell’affare Pro Patria.
Si è rivelato quasi un presagio quel buio fitto per una vicenda durata cinque settimane fra alti e bassi, fra luci e ombre, fra slanci di ottimismo e qualche cautela di troppo. Comunque sempre nel segno della prudenza. 
Si è andati avanti per settimane a studiare, verificare, vivisezionare e ciò ha lasciato intendere a tutti che vi fosse la volontà per arrivare al dunque e dare un futuro alla Pro Patria.
Ma da chi? Chi è stato il soggetto attirato dalla Pro Patria e poi disamorato non si sa per quale motivo anche se è facilmente intuibile nei debiti lasciati dalle precedenti ed attuali gestioni? Il nome è quello della famiglia Giulini di Milano, nella fattispecie di Tommaso Giulini il quale ha preteso da subito l’anonimato: in caso contrario la trattativa, o meglio l’analisi della situazione e il suo interesse, non avrebbe avuto nessun seguito nei fatti. Il tentativo di mantenere l’anonimato è andato avanti anche nella serata di ieri. Un po’ troppo.
Viene escluso che il motivo del fuggi-fuggi sia stato l’esito dell’incontro con il socio di minoranza programmato per ieri pomeriggio. Anzi, da questo versante, si vocifera che vi sia stata grande disponibilità. Ma, in assenza proprio di una comunicazione ufficiale da parte di Giulini, quale è stata la causa di questo abbandono quasi improvviso?
Davanti alla Pro Patria si apre il baratro con un campionato che verrà compromesso per non parlare del futuro biancoblù. Impensabile che si possa avvicinare qualcuno con una spaventosa situazione debitoria, tanto più a un mese dalla conclusione della stagione. A giorni se non a ore si farà viva in sede la Covisoc per fare l’ispezione e sarà inevitabile il deferimento per la società come inevitabili saranno i punti di penalizzazione. Una valanga.
Giovanni Toia
il servizio e i commenti sul giornale di oggi

m.lualdi

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