Sepolto da valanga, choc e dolore «Barros, sempre nei nostri cuori»

«Quando se ne va qualcuno di noi è un pezzettino di cuore che non smette più di sanguinare». È uno dei tanti omaggi che il popolo di internet ha dedicato ad , detto “Barros” , l’uomo di 40 anni che nelle ultime ore ha perso la vita in un incidente in Val d’Ossola, sepolto sotto una valanga di neve mentre stava facendo snowboard.

Il Varese calcio, la neve e la moto erano alcune delle due più grandi passioni. Proprio per questo adesso il popolo biancorosso, ma anche gli amici appassionati di sport invernali, stanno piangendo la sua tragica e improvvisa scomparsa.

Un dolore enorme, un colpo durissimo per una tragedia inspiegabile, ancora tutta da chiarire. Il Varese era uno dei suoi grandi amori. Tanti amici dello stadio lo hanno salutato con affetto: «Non ci sono parole – dicono alcuni tifosi – quando l’abbiamo saputo siamo rimasti senza parole. Era un ragazzo solare, di grande compagnia e molto socievole. Aveva il sorriso stampato sul viso. Una persona meravigliosa».

Anche gli amici dello Sci Club Whirlpool lo hanno ricordato con grande commozione: «Era uno degli animatori più appassionati del nostro sci club. In questi momenti – dicono – le parole mancano. Resta la commozione nel pensare al suo sorriso, alla sua energia, alla sua eterna allegria da ragazzino, che ci ha accompagnati in questi anni di attività. Andrea è stato per noi un ragazzo pieno di vita, sempre disponibile a collaborare ed a mettersi in gioco. Tutti noi lo ringraziamo per la dedizione, l’impegno e la volontà con la quale ha collaborato come consigliere. Andrea, rimarrai nei nostri cuori… e ci mancherai tantissimo». Sono sconvolti anche gli amici di sempre, quelli con cui “Barros”, nomignolo che gli era stato dato ai tempi giovanili, ha condiviso fin da quando era un ragazzo. Viveva a Casale Litta, ma era originario di Travedona Monate, dove era molto conosciuto.

«Era un ragazzo speciale – raccontano in paese – sempre con il sorriso, aveva una grande passione per il Varese, per la moto e per lo snowboard. Non era di certo uno che improvvisava, era esperto e sapeva quello che faceva. Partecipava alle iniziative del paese, si era fatto voler bene da tutti». Un uomo perbene, sposato con due figli, sempre positivo e solare. Amava la vita, aveva ancora tanti sogni, ma ogni progetto si è interrotto tra le nevi di San Domenico: «Era abitudinario di quei posti – raccontano gli amici – li conosceva bene». Un dolore troppo grande per gli amici: «Se n’è andato una persona meravigliosa, Andrea era davvero un grande». Nei prossimi giorni verrà fissata la data dei funerali.

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