Sparatoria a Caravate: ferito nordafricano nella guerra tra bande di spacciatori

Tra le ombre delle armi: Il maghrebino ferito a Caravate rivela le crescenti tensioni nel sottobosco dello spaccio, con la Valcuvia sempre più teatro di sparatorie e tentati omicidi tra bande rivali.

Nella tarda serata di martedì 5 marzo, un uomo nordafricano di circa 30 anni è stato colpito da un proiettile alla gamba durante una sparatoria a Caravate, lungo la provinciale 1 tra le alture di San Biagio (Cittiglio) e il cementificio. L’area, illuminata dalle luci lampeggianti delle ambulanze della Croce Rossa Italiana del Medio Verbano e di un’automedica, è diventata il teatro di ennesimo fatto di sangue legato al controllo del territorio per lo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare eroina e cocaina a basso prezzo nella zona della Valcuvia.

L’uomo, cosciente al momento dell’arrivo dei soccorsi, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Circolo a Varese. La ferita, un foro da arma da fuoco all’altezza della natica, suggerisce due possibili scenari: un tentativo di fuga seguito dall’esplosione del colpo da dietro, considerando la presenza di aree di campagna e boschetti nelle vicinanze; oppure un ferimento avvenuto altrove, con l’uomo abbandonato in una zona poco illuminata ma vicina all’ospedale.

Le indagini sono attualmente condotte dai reparti investigativi dell’Arma e dalla componente territoriale della Compagnia di Luino. Nonostante la gravità della situazione, le condizioni dell’uomo ferito non sembrano essere gravi, e è stato trasportato in ambulanza con codice giallo al pronto soccorso di Varese.

La situazione dello spaccio nella zona, dopo una precedente battuta d’arresto, risulta ancora radicata. Mentre la zona del versante montano verso il lago Maggiore sembra aver subito una diminuzione delle attività, le aree della Valcuvia, insieme alla Valmarchirolo, restano i principali punti caldi dello smercio di droga all’aperto. Nel contesto recente, nel 2022 si è verificata una sparatoria con cinquanta colpi di fucile e solo un anno fa un tentato omicidio nei boschi fra Biandronno e Travedona Monate, entrambi riconducibili agli scontri tra bande di spacciatori.