Spesa sospesa, è un boom «Più offerte che richieste»

Spesa sospesa, è subito boom: ci sono più offerte che richieste di aiuto. «C’è tanta generosità nel dare ma anche tanta dignità nel ricevere». Settimana prossima partono i primi banchetti informativi in centro.

È positivo il primo bilancio della “Spesa sospesa”, l’iniziativa di solidarietà comunitaria lanciata dalla neonata associazione “Busto nel Cuore”: sul modello dell’antica tradizione napoletana del “caffè sospeso”, chiunque può donare il resto della spesa per lasciar pagata la spesa alle persone in difficoltà o in situazione di bisogno.

Un successo

I primi dieci giorni sono un successo: i salvadanai si riempiono e nuove adesioni di negozi arrivano praticamente tutti i giorni. C’è solo un problema: ancora in pochi “ritirano” la spesa pagata con le donazioni. «Non ci saremmo aspettati che, a fronte di così tanta generosità spontanea, non avremmo trovato persone da aiutare – ammette Paolo Montani, uno dei promotori di “Busto nel Cuore” – è segno che in questa città c’è molta generosità e disponibilità ad aiutare, ma c’è anche molta dignità nel chiedere aiuto».

© riproduzione riservata