Varese mai visto. Fame, gioco, attacco in gol

«Così, il Varese non lo avevo mai visto». A parlare è Loris Beoni, allenatore della Folgore Caratese, che a microfoni spenti e a taccuini chiusi – sorridendo con un pizzico di disappunto – scherza con i giornalisti in sala stampa. Una battuta? Sì, nel suo intento; no, nella realtà dei fatti: il tecnico dei blu di Carate Brianza ci ha preso, eccome.

Perché il Varese del primo tempo di ieri – in palla dal fischio d’inizio, volenteroso, corto, aggressivo, semplice, terrestre e non aereo in costruzione, compatto, pericoloso in fascia, manovriero al centro, avvolgente, in fiducia, spietato – se non il migliore della stagione, è di certo un gran Varese. Un Varese che torna alla vittoria, che non subisce reti e segna con i suoi attaccanti, che scavalca il Chieri (fermato sul 2-2 dalla Pro Settimo) e tiene nel mirino la Caronnese (ancora a +2 grazie al successo di misura,

0-1, raccolto a Verbania); un Varese che volta pagina dopo il ko con il Cuneo, che piace ai tifosi, che fa sorridere Baiano, che può e deve guardare al futuro con la solita ambizione e ritrovata convinzione nei suoi mezzi. Un Varese che può, deve e vuole ancora crescere – nella ripresa si è in parte rivisto il “vecchio” Varese, compassato, un po’ troppo lungo, esposto a qualche pericolo di troppo – perché ha tutte le potenzialità per farlo. Un Varese che può, deve e vuole ancora migliorare – soprattutto in casa, dove sembra accusare un po’ di pressione e dove non riesce a esprimersi come fa lontano da Masnago (6 vittorie, 1 pari, 3 perse con 13 gol fatti e 10 subìti al Franco Ossola; 6 vittorie, 2 pari e 1 sola sconfitta con 16 gol fatti e 4 subìti in trasferta) – perché con un campionato così equilibrato l’occasione è ghiotta. E nessuno vuole perderla.

L’obiettivo sarà dare continuità (nelle prossime partite, e per il maggior tempo possibile all’interno delle prossime partite) ai primi 45’ di Carate Brianza, dove Baiano si presenta con tre novità: una “forzata” (Luoni al posto dello squalificato Viscomi) e due tecniche (Becchio e Moretti al posto di Innocenti e Scapini).

Scelte che convincono subito (2’: corpo a corpo di Becchio che sposta di potenza Todisco e scarica, appena largo, un sinistro a incrociare; 7’: girata potente di Moretti su palla accomodata da Becchio di petto che Cavana disinnesca in angolo) e che pagano già al 9’, quando il Varese strappa e sale sullo 0-1. Tutto nasce un minuto prima, quando Moretti si butta su una palla vagante in area, aggredisce e scippa Concina e conquista il secondo angolo in fila; dal corner destro Rolando scambia con Giovio, guadagna la spigolo e disegna un traversone stretto sul primo palo: “il Pampa” Moretti si butta in taglio, stacca prima del marcatore e spizza alle spalle del portiere di casa.

Una diagonale strepitosa di Talarico (12’) e un anticipo in area di Bottone (15’) rispediscono al mittente un incipit di reazione brianzola e aprono la strada al raddoppio biancorosso. È il 17’ quando Talar-Italo spinge sul suo binario con personalità e fa partire un cross dalla trequarti verso il centro dell’area: Moretti si attorciglia, non trova l’impatto di testa ma disorienta i difensori avversari, facendo filtrare per Giovio che controlla la traiettoria e, di controbalzo, sgancia a colpo sicuro sotto la traversa un fulmine che folgora Cavana e dà la scossa definitiva alla marea biancorossa, che schizza in piedi, esulta e applaude – in tribuna e nel settore ospiti – per il bis biancorosso.

Scambi stretti davanti, con Moretti che si intende con Giovio e con le ali, pressione alta e anticipi sui palloni verticali della Folgore (Luoni e Talarico super), Vingiano a metà che dà riferimento e distribuisce scegliendo sempre la giocata migliore (che spesso è la più semplice): il Varese gestisce senza difficoltà e costruisce grattacapi agli avversari. Come al 25’ quando Becchio riceve da Bottone e, dal limite, tenta di scavalcare Cavana disegnando uno splendido arcobaleno: grande idea e buona esecuzione, ma il tentativo è troppo largo. E come al 29’ quando Becchio e Bonanni sfondano due volte a sinistra senza però trovare l’ultimo e decisivo passaggio. La trama ha un piccolo calo, perché Moretti dopo un colpo alla schiena fatica a correre e così a pressare e dare sponde. Ma il pallino resta biancorosso e di rischi dietro non se ne corrono, anche grazie a due recuperi di cuore, grinta e voglia di Talarico (35’) e una chiusura imperiale di Ferri (36’) che chiama il “wow” della tribuna di fede biancorossa.

Eccoli i 45’ da portare nel futuro. 45’ che lasciano spazio ad una ripresa controllata, ma non giocata come il primo tempo: una questione in parte mentale (forse troppa sicurezza di aver già acquisito il risultato), in parte fisica (qualche calo, leggero ma diffuso) e anche condizionata dalla reazione della Folgore, che inserisce Simeri (mentre il Varese cambia Moretti con Scapini) aumentando peso e pericolosità offensiva.

L’iniziativa passa infatti alla Folgore, che concentra il massimo sforzo tra il 6’ e 20’. Sforzo che il Varese controlla, pur con un pizzico di affanno. Due le principali occasioni brianzole per rientrare: un cross di Cesana, che Simeri gira di testa a lato; un lob di Puccio che, dal limite dell’area piccola, Cesana spedisce alto di testa. Quando la Folgore sembra vicina alla resa Baiano richiama Giovio e inserisce Gazo, mettendo tre giocatori a centrocampo e riuscendo a spegnere le residue velleità di rimonta brianzole. La vittoria è acquisita e il punteggio non cambia, perché Cavana al 92’ dice “no” alla testata di Becchio.

Al triplice fischio è festa, applausi, corsa sotto la curva mano nella mano. E sorrisi: in sala stampa, sul pullman dei tifosi e su quello della squadra. Il Varese ha vinto, e per 45’ ha più che convinto. Da Carate Brianza si torna a casa con ritrovate certezze e rinnovate speranze. E a casa, ora, è tempo di confermarle.

nel pt Moretti al 9’, Giovio al 17’.

Cavana; Francescutti, Todisco (Serleti dal 1’ st), Perego, Concina; Moreo, Innocenti; Capristo (Simeri dal 1’ st), Puccio, Cesana; Massaro (Monni dal 30’ st). A disposizione: Citterio, Colonna, Giacinti, Sevo, Lisai, Antonucci. All. Beoni.

Pissardo; Talarico, Luoni, Ferri, Bonanni; Rolando (Innocenti dal 41’ st), Vingiano, Bottone, Becchio; Giovio (Gazo dal 30’ st), Moretti (Scapini dal 1’ st). A disposizione: Grillo, Simonetto, Ortolani, Cusinato, Lercara, Benucci. All. Baiano.

Arbitro: Catastini di Pisa (Dicosta di Novara e Fais del Vco).


Spettatori: 700 (di cui 400 da Varese). Ammoniti: Bonanni e Luoni (V), Francescucci e Perego (F). Angoli: 6-10; fuorigioco: 0-1; tiri (in porta): 11 (4) – 8 (5); falli: 14-20; recupero: 2’ + 4’.