Settanta chili di salamelle per dare una mano a Camilla

VARESE Hanno messo insieme le forze per passare qualche serata insieme, e, soprattutto, per dare una mano ad una piccola biondina che abita da tutt’altra parte ma che ha chiesto il loro aiuto: qualcosa di non meglio identificato le ha provocato un ritardo psicomotorio, ma sia per individuarlo che per provare a curarsi, cosa peraltro impossibile in Italia, servono un sacco di soldi. Lei si chiama Camilla, ha tre anni e mezzo, abita a Desenzano del Garda con i suoi genitori,

e per lei i calcinatesi si sono mobilitati in massa dandosi da fare in un modo o nell’altro, ognuno per quanto poteva. Ne sono risultati cinque giorni di eventi, sportivi e non, ad uso e consumo del rione e di tutti i varesini, e circa 3 mila euro che sono andati all’associazione che il papà e la mamma di Camilla hanno fondato per lei e per tutti i bambini che hanno patologie estremamente rare simili alla sua.
«Dovrei aver grigliato intorno ai 70 chili di salamelle», ha raccontato Beniamino Doria dietro al suo grembiule da cucina, «ma nonostante il caldo ne valeva assolutamente la pena. Qui si sta insieme, è venuta un sacco di gente e soprattutto è andato tutto in beneficenza per una causa nobile». «E’ un’iniziativa bellissima – aggiunge Marco Visconti, impegnato sul campo da calcio – perché abbiamo l’occasione di giocare e poi sapendo la finalità che aveva mi è piaciuta ancora di più».
Una delle note particolari che ogni anno fa distinguere i calcinatesi da tutti gli altri organizzatori rionali però è la presenza sostanziosa di giovani e giovanissimi. «Qui ci sono tutti i miei amici – conferma Davide Maiorca, che ha aiutato ad organizzare oltre ad aver partecipato ai tornei – anche l’anno scorso lo abbiamo fatto e il risultato è stato ottimo». «I calcinatesi d’altra parte sono ottima gente – dice Simone Sforza – c’è chi viene per bere in compagnia e chi viene per giocare, ma alla fine si sta uniti». «Ho vinto il campionato e non volevo perdere l’allenamento», spiega Simone Camarella, portiere, «peccato solo per le zanzare». «Abbiamo tentato anche con la disinfestazione – precisa Andrea Battaini – che non è bastata, ma nonostante questo è stato un successo».
Francesca Manfredi

e.marletta

© riproduzione riservata