Troppa Piacenza Busto piange

unendo yamamay busto 0
rebecchi piacenza 3

parziali: 22-25, 11-25, 21-25


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Ortolani 3, Garzaro 8, Bianchini 5, Michel 3, Leonardi (L), Marcon 7, Spirito, Sloetjes, Buijs 7, Arrighetti 5, Wolosz 2, Petrucci. All. Parisi.


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Poggi (L2) ne, Valeriano, Leggeri 11, De Kruijf 9, Van Hecke 10, Meijners 13, Manzano, Ferretti 2, Sansonna (L1), Bramborova 1, Caracuta, Bosetti 12, Vindevoghel. All. Caprara.


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Santi, Saltalippi.

note – Spettatori: 4.490. Durata set: 30’, 22’, 28’ Busto: battute vincenti 3, sbagliate 5; ricezione 80% (51% perfetta); attacco 30%, errori 12, murati18, muri 3. Piacenza: battute vincenti 2, errori 5; ricezione 78% (44% perfetta), attacco38%, 9 errori, 3 murati,18 muri.

Ha vinto la squadra più forte: la Rebecchi Nordmeccanica Piacenza è campione d’Italia per il secondo anno consecutivo. Proprio come in gara2, le emiliane chiudono il discorso in tre set, facendo valere una supremazia che era stata messa in discussione solo nell’equilibrata gara1.

Ieri invece la corazzata di Caprara ha continuato a dettare legge, non lasciando scampo a un’Unendo Yamamay uscita comunque tra gli applausi e i cori dei 4.500 del PalaYamamay. Forse le farfalle avrebbero potuto fare qualcosa in più in questa serie di finale, ma la stagione si chiude comunque con un bilancio positivo: finale scudetto e qualificazione alla prossima Champions League.

Anche ieri sera la regina della finale è stata un’incontenibile Lucia Bosetti: la fuoriclasse di Albizzate ha chiuso nel modo migliore una stagione straordinaria.

Nel 6+1di Busto l’unica novità rispetto alle altre due gare è la presenza di Garzaro al posto di Michel. Sestetto titolare per Piacenza, che parte alla grande, aggredendo le farfalle con una battuta sempre velenosa, alla quale la ricezione biancorossa non riesce a opporre resistenza. La conseguenza è che le emiliane (tra le quali brilla un’ispiratissima De Kruijf) scappano subito e al primo stop tecnico sono già avanti 12-6.

La formazione di Caprara è padrona della situazione, e tra le farfalle solo una grande Marcon riesce a pungere (chiude il set con 5 punti e il 71% di positività), ma i punti della capitana non scalfiscono la supremazia piacentina. Busto annulla i primi due set point, ma dopo il time out di Caprara Spirito spara fuori il servizio.

Ben poco da dire sul secondo set, sostanzialmente mai iniziato. Busto sparisce dal campo molto presto permettendo alla Rebecchi di accumulare vantaggi oceanici.

La superiorità piacentina è straripante: Meijners e Bosetti sono micidiali e non perdonano un errore, e a muro la Rebecchi è insuperabile (ne piazza ben 8 nel set). Sull’8-15 Parisi inserisce Petrucci per Wolosz, ma i risultati non cambiano, anzi Piacenza non sbaglia più un colpo (impressionanti Meijners e Bosetti) e chiude il set piazzando un parziale di 12-3 che annichilisce le farfalle.

Nel terzo set rientra Wolosz al palleggio, ma è sempre Piacenza a condurre: sull’8-5 per la Rebecchi Parisi toglie una spenta Ortolani e inserisce Bianchini. La mossa dà i suoi frutti perchè due ace consecutivi della giovane toscana portano Busto avanti 13-11: ora il PalaYamamay ci crede, ma è un’illusione perchè la Rebecchi non molla un centimetro e trascinata dalle solite irresistibili Bosetti e Meijners si riporta avanti (ace di Bramborova per il 14-17).

Sul 18-21 entra Michel per Garzaro e l’inglese risponde bene mettendo 3 punti (compreso l’ace del 21-24). L’attacco vincente di Meijners e quello fuori misura di Buijs chiudono il discorso: Piacenza è campione d’Italia.

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