Abusi su due bimbe Il web contro l’orco

Non si placa a Dumenza la rabbia e il clamore dopo l’arresto di uomo accusato di abusi sessuali su almeno due bambine di 10 e 13 anni.

Lo sdegno, l’incredulità ma soprattutto la rabbia ora montano sul gruppo Facebook, “Noi gente di Dumenza”. La pagina del popolare social forum in queste ore sta accogliendo i pareri sulla vicenda del pedofilo seriale incarcerato con l’accusa di abuso sessuale. L’uomo di quarantaquattro anni abitava e lavorava nel piccolo paese sopra Luino. Qualcuno propone una punizione esemplare, al confine con “l’occhio per occhio”. C’è tanta rabbia nelle scritte pubblicate. Qualcun altro, poi, vuole prendere le distanze dal proprio concittadino arrestato per pedofilia. «Ciao a tutti… Volevo dire che il perverso non è di Dumenza… Non è cresciuto lì, non ha giocato con noi, non ha fatto parte del mitico bar sport… non c’entra niente con noi gente di Dumenza!!! Chiaro??? – aggiungendo- “La gente di Dumenza non fa certe cose!!!»

Altri commenti confermerebbero l’estraneità dell’uomo alla vita del piccolo borgo. Secondo gli utenti Facebook nessun dumentino si tramuterebbe mai nell’orco descritto dagli inquirenti. L’uomo, un imprenditore della zona, avrebbe adescato e abusato sessualmente due giovanissime tra i 10 e 13 anni.

I dumentini che appaiono sulla pagina web tengono soprattutto a precisare la loro lontananza anni luce dall’uomo dietro alle sbarre, riconoscendosi pienamente nel rispetto reciproco e nella lealtà che nel borgo di 1.500 anime si ha con i propri vicini di casa, amici e compagni d’infanzia. Su tutto, però, provano un profondissima rabbia. L’identità dell’uomo non è stata resa nota, soprattutto per tutelare le sue piccole vittime, che in quel modo potrebbero essere riconosciute. Una scelta a sua volta discussa dal gruppo Facebook .

Dalla bacheca virtuale del paese esce un quadro non tanto del mostro della porta accanto, ma di una persona di passaggio che in paese aveva i suoi affari e che, con il suo atteggiamento, tentava di inserirsi. Una persona normale che si poneva magari in bella vista e che celava la sua brutalità.

I commenti sul gruppo di Facebook non sono molti per ora, ma ci si aspetta che altre persone dalla tastiera del proprio pc, in questa piazza virtuale e popolare, dicano la loro sul pedofilo che si muoveva insospettabile in paese e commetteva, secondo le indagini condotte su di lui, le sue malefatte lontano dal piccolo comune, contorno di una bruttissima storia.

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