E intanto in centro Varese… «Qui è un vero schifo»

Escrementi di cani, urina, vandalismi: la denuncia dei commercianti

«Non riesco a trattenere l’incazzatura»: è l’amaro sfogo di una a ragione furibonda, quello pubblicato ieri sul suo profilo Facebook, a commento di una sequela di scatti eloquenti: ieri mattina, come del resto succede regolarmente da anni, per riuscire ad arrivare sul luogo di lavoro la titolare del negozio di abbigliamento “3nd World” di Corso Matteotti ha dovuto schivare un percorso minato fatto di escrementi e urina di cani e non solo, e come al solito armarsi di santa pazienza,

sacchetti, acqua e candeggina e pulire personalmente il vicolo Zeni che costeggia la sua bottega e dà su via Albuzzi. “Il degrado più totale nel corso più bello di Varese, “un vero schifo”, “un orinatoio a cielo aperto” sono alcuni dei commenti indignati al post: una situazione incancrenita nel tempo in quello che dovrebbe essere uno degli angoli più suggestivi ed eleganti di Varese, che rischia di diventare un pessimo deterrente per chi voglia avventurarsi a far compere o anche semplicemente per una “vasca” con gli amici.

Fra i commentatori anche il collega dell’omonima valigeria e voce trainante del comitato “Varesini diamoci una mano”. «Questa notte in via Mazzini – racconta – una compagnia di cinque simpaticoni, come accade tutti i fine settimana, si è divertita a giocare con i sacchi della plastica posizionati allo scarico merci del Coin e ad urinare, sporcare e distruggere i cestini pubblici della spazzatura. E sempre come accade tutti i fine settimana, la mattina successiva tutti i commercianti di buona lena hanno pulito, aiutati (va detto e sottolineato) dai ragazzi dell’Aspem che già alle 4,30 passano a ripulire tutta la via, insieme a Piazza Repubblica. In più, gli stessi spazzini offrono il servizio gratuito di sorveglianza: infatti hanno segnalato la presenza dei buontemponi che sono stati prelevati dai carabinieri alle 5 del mattino. E’ difficile ma bisogna essere propositivi: piano piano, insieme, riusciremo a riappropriarci della città insegnando anche un pochino di senso civico».