La Famiglia Bustocca lancia la sfida. «Valorizziamola nel migliore dei modi»

«È una Chiesa che sentiamo molto vicina e che compie mezzo secolo di vita quando noi festeggeremo sessantacinque anni»

«Santa Maria di Piazza, un luogo del cuore dei bustocchi. Valorizziamolo in tutte le sue potenzialità». Parola di Silvio Accomando, Regiù della Famiglia Bustocca, che lancia la sfida a tutta la città in vista delle celebrazioni per i 500 anni del Santuario di Santa Maria.

Il consiglio della Bustocca non si è ancora espresso sull’appuntamento del 2017 ma sarà di certo in prima linea: «Si tratta di una realtà cittadina viva, ben tenuta, nota, di cui abbiamo un grande legame affettivo – sottolinea Silvio Accomando – ad esempio, quasi tutte le messe di suffragio della Bustocca le teniamo proprio in quel Santuario. È una Chiesa che sentiamo molto vicina alla Famiglia Bustocca e che ci sta particolarmente a cuore, quindi questo anniversario è

da prendere in considerazione. Tenendo conto che il 2017 per noi è una data significativa, visto che celebreremo a nostra volta i 65 anni della fondazione della Famiglia Bustocca». Insomma, dal punto di vista pratico, i dettagli sono ancora da definire, in attesa della costituzione del Comitato per la festa da parte di Comune e Decanato, ma la Famiglia Bustocca si dice fin da subito «pronta a dare un contributo. Se saremo coinvolti non ci tireremo indietro e saremo parte attiva». Anche perché, nella logica di riappropriarsi dei luoghi storici del centro, più legati alla tradizione, che guida la Bustocca, Santa Maria rappresenta «un luogo simbolo, un punto di aggregazione, una delle piazze principali. Ha delle caratteristiche storico-artistiche molto peculiari, anche rispetto alle chiese “sorelle” delle altre parrocchie, oltre ad un significato e ad un carico di valori simbolici molto forti, se pensiamo alla storia della peste del 1630». Ecco perché, per il Regiù Accomando, i 500 anni sono, da un lato, «un’occasione di valorizzazione di un monumento, che non può essere lasciata scivolare via», ma dall’altro anche «una grande occasione per trovare un momento di unione e sinergia con tutte le realtà cittadine interessate. Per fare quella che noi chiamiamo una memoria positiva, non una celebrazione del passato fine a se stessa, ma come luogo di aggregazione e punto di riferimento che guarda al futuro. È un luogo del cuore, anche per via della devozione della Madonna dell’Aiuto: faremo leva su questo per far conoscere la storia, per far emergere spunti di riflessione, insomma per farlo riscoprire anche a tutti i bustocchi che già ce l’hanno nel cuore come simbolo». Nell’immediato c’è già un modo per agire, ed è il concorso fotografico Wiki Loves Busto, aperto fino al 30 settembre. «Santa Maria di Piazza è uno dei monumenti “liberati”, quale miglior occasione per fotografarlo e arricchire i nostri archivi? – l’appello di Accomando – e poi è un luogo che rende particolare la città: non è solo una bella Chiesa, ma ha anche una storia significativa alle spalle, ha molto da dare. E poi, personalmente mi sono sposato lì, quindi ci posso aggiungere un legame personale molto particolare…».