Spaccio nei boschi, dal Varesotto al Milanese stesso scenario: arrestati due pusher con machete

Paura alle porte del capoluogo: poliziotti minacciati con grosse lame da due marocchini. Trovate oltre alle armi, stupefacenti e contanti. Entrambi con precedenti, uno era stato fermato l'ultima volta un mese fa in provincia di Novara

MILANO – Avevano un machete e un pugnale due giovani spacciatori, uno di 19 e l’altro di 22 anni, che ieri sono stati arrestati a Settala, nel Milanese, dagli agenti del Commissariato Lambrate per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio di oltre mezzo etto di cocaina, eroina e hashish.

Impegnati in un’attività antidroga, gli agenti hanno individuato l’area boschiva di via Fratelli Rosselli come zona di spaccio: intervenuti per chiudere le vie di uscita dopo aver individuato due persone come possibili spacciatori, i poliziotti sono stati notati dai due ventenni, entrambi marocchini, che si sono avvicinati con un machete in mano il 22enne e con un pugnale di grosse dimensioni il 19enne.

Dopo alcuni attimi concitati, i due hanno abbandonato le armi e gettato degli involucri di droga per fuggire. Raggiunti poco dopo, sono stati trovati in possesso di 1.125 euro in contante. Nella fuga avevano buttato via 36 involucri di cocaina dal peso totale di 23,5 grammi, un involucro da 25 grammi di hashish e 22 di eroina dal peso complessivo di 20 grammi.

Il 19enne, con precedenti per droga e un arresto l’ultima volta l’11 novembre scorso proprio per spaccio in provincia di Novara, e il 22enne, con precedenti per reati contro il patrimonio e maltrattamenti in famiglia, sono stati anche indagati in stato di libertà per il porto abusivo di armi.