Busto, crisi e divorzi riempiono il canile

BUSTO ARSIZIO Amici inseparabili che diventano all’improvviso troppo costosi di fronte alla crisi economica, compagni fidati che non si sa più dove mettere dopo una separazione e che si preferisce abbandonare quando il loro carattere diventa difficile da gestire. Cambia la società, aumentano povertà e divorzi e a rimetterci sono anche gli amici a quattro zampe. E’ questa l’analisi di chi gestisce il rifugio Elia dell’associazione Apar di Busto Arsizio, la stessa che si occupa del canile municipale.

/>Simone Nascimben, educatore cinofilo, si prende cura dei cani ospiti del rifugio bustese (una sessantina) dove vengono portanti anche i randagi ritrovati sul territorio del comune di Olgiate Olona: «La situazione economica è sempre più responsabile di nuovi casi di abbandono anche nel nostro territorio – spiega l’esperto – Ma ricevo soprattutto telefonate da parte di padroni che non hanno più lo spazio per tenere il loro animale perché dopo il divorzio è subentrata la necessità di cambiare casa e di prenderne una più piccola».
C’è chi chiede all’associazione di tenerli in affidamento e chi non ha nemmeno le possibilità per pagare il mantenimento a distanza. «Proprio di recente – racconta Nascimben – è arrivato un cittadino di Busto affetto da sclerosi multipla, senza lavoro. Ci ha lasciato il suo meticcio che ormai è diventato dei nostri. Chi invece ha animali con problemi comportamentali ci contatta per i corsi educativi, ma poi difficilmente se li può permettere. Ben vengano quindi i Comuni come Olgiate Olona dove c’è l’intenzione di promuovere e agevolare corsi di questo tipo per prevenire situazioni di abbandono».
Ma se da una parte è aumentata la lotta contro il randagismo e la sensibilità da parte delle istituzioni, i mutamenti sociali diventano un’ulteriore ostacolo. «I cani con i microchip sono sempre di più ed è quindi più facile risalire ai proprietari – spiega Nascimben – Preoccupa però la tendenza all’abbandono per cause legate a povertà, crisi familiari e mancanza di tempo e spazi adeguati. E’ difficile, poi, trovare nuovi padroni, soprattutto per i cani più anziani».

f.artina

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