Abbiamo dovuto scavare a fondo per tirare fuori tutti i segreti del 106° battaglione biancorosso. Quello di questa rinascita. Quello di questa Eccellenza da record. Quello che su ogni campo di battaglia ha portato in alto la maglia, onorandola nell’unico modo possibile: con il sudore e le vittorie.
Abbiamo posto a tutti i soldati biancorossi le stesse domande, per sviscerarne i segreti, appunto. Alcune risposte ci hanno lasciato a bocca aperta…
Partiamo da , lui che ad ogni tocco di palla o starnuto segna un gol. Posizione in campo? «Puntero». Il giocatore a cui si ispira è «un mix tra Ronaldo – il Fenomeno – e Malgioglio». Non ci chiediamo il perché, ma gli chiediamo una frase per i tifosi: «Correre da voi, sotto la Nord, dopo ogni gol è unico per me». Per lui, il portiere e il centrale di difesa , la partita della stagione è
stata quella del derby in casa del Legnano.
Passiamo al leader Mavillo “Highlander” . Amato dai compagni, osannato dal pubblico, ecco le sue parole gridate ai tifosi assieme al giovane centrocampista : «Siete l’orgoglio di una città intera». Il giocatore a cui si ispira? «Il libero del Toro Roberto Cravero». Ma ora arriva il bello. Sapete qual è l’avversario che più ha messo in difficoltà Gheller? Facile: «L’arbitro Bonacina di Bergamo», quello che non lo fece scendere in campo, a Mariano Comense, per la storia dell’anello.
Passiamo dal leader al capitano delle truppe d’assalto , che dedica questa stagione straordinaria «a tutti i tifosi. Torneremo in B, assieme». Ah il giocatore preferito di Luo è Thiago Silva, ovviamente. Passione per il difensore ex Milan che lo accomuna al compagno di reparto . Per l’altro Francesco della difesa questa impresa sportiva è merito del pubblico: «grazie di cuore, siete stati la nostra arma in più». Da Viscomi a (visto che a inizio stagione, per evidenti motivi tricologici, li abbiamo scambiati più e più volte). Ruolo preferito del centrocampista? «Playmaker, come Pirlo». La sua partita migliore? «Varese-Saronno». La sua frase per i tifosi? «Grazie per averci fatto sentire l’affetto e l’amore per la maglia».
Avanziamo un po’ in campo per trovare il Giaguaro : letale e silenzioso, anzi silenziosamente letale, in area. Lui, che si ispira a Messi, quando scende in campo. E a questo punto non possiamo non menzionare il nostro numero 10 Marco “È quasi magia” . Lui, che quando gli chiediamo qual è la squadra che più lo ha messo in difficoltà, ci risponde con un eloquente quanto semplice: «Non la ricordo». Dalla partita più difficile alla migliore. Questa domanda la facciamo al “Ragno Nero”
: «È dura da rispondere. Dico quella in cui in pagella mi mettete s.v. perché non tocco manco mezza palla».
Merito anche di compagni come . La sua migliore in campo? Mica quella del gol ma «Varese-Fenegrò». Ah, il suo giocatore preferito non poteva che essere il “Concorde” Serginho. Dalla fascia sinistra, alla destra. Ma questa volta di centrocampo, dove ha preso casa l’uomo da un milione di cross . A sorpresa, quando gli chiediamo una frase per i tifosi lui ci intona: «E se ne va. La capolista se ne va. La capolista se ne va…». E lo fa sottobraccio con , il giocatore rivelazione dell’anno. A cui si ispira lui? Ovviamente all’Illusionista Iniesta. Da centrocampo a centrocampo; da Iniesta a Vidal; da Zazzi a . Per il mastino biancorosso, l’esterno , il difensore e il portierino , la partita più difficile «è chiaramente quella che deve ancora venire». A lui si accoda il difensore centrale classe ’96 . Sparigliamo le carte in gioco. Chi lo ha fatto quest’anno, in campo, è sicuramente il jolly schierato da Melosi un po’ ovunque. La sua frase per i tifosi è forse la più bella: «Grazie a voi siamo invidiati da tutti». Ora, invece, è tempo di stranezze: tipo a chi si potrà mai ispirare un centrocampista come ? Ad un attaccante come Ibra. Rimaniamo quindi in avanti, con e : se il primo si ispira, anche lui, al numero 10 del PSG, il secondo ha come giocatore preferito Simone Zaza.
Per chiudere in bellezza, non può mancare il capo plotone, il generale . Lui, che ha guidato il 106° battaglione biancorosso in questa stagione esaltante. «Stagione che dedico a mia mamma, che mi guarda da lassù». Posizione preferita sul campo? «Ovviamente in panchina». Vissuta con la stessa grinta del collega a cui si ispira, El Cholo Simeone. «La nostra partita migliore è stata quella contro il Lomellina, mentre la più difficile quella d’andata contro il Fenegro». Così il mister ha parlato. Rompete le righe.
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– (Gli uomini della rinascita – Le dediche e i sogni di giocatori, allenatore e principali dirigenti)
– «Ogni notte e ogni giorno come se nella nostra vita esistesse solo il Varese» (Il cuore della società – Ciavarrella, Galparoli, Rosa e Scapini)
– Frontini alza la lavagnetta. E’ il segnale: il Varese è tornato (10 passi nel futuro – Il diario di Francesco Zecchini, il tifoso di 18 anni)
– «Base rossa con inserti bianchi. Ma occhio ai dettagli portasfiga» (Oggetto sacro – Marco Tomasetto ci racconta le divise impresse nel cuore)
– Neto Pereira «La mia anima sarà del Varese per sempre» (Simbolo vivente – Il più amato)
– «Stipati in quella macchina si parlava solo del Varese» (Una squadra di famiglia – Tiziano Masini e una passione sconfinata, ereditata dal nonno e dal papà)
– C’era una volta un eroe a caccia di un lieto fine (Come una favola – Il nostro maestro Luca Ielmini racconta ai (suoi) bambini la storia biancorossa)
– «Nessuno amò il Varese come Maroso» (La storia infinita – Lele Bellorini «Prima partita nel ’62. Tre nomi di giocatori? Picchi, Anastasi, Buba»)