La polvere dell’antistadio. Poi «un prato bellissimo»

Il primo allenamento dei biancorossi di Baiano. Sorrisi, intensità, possesso. E il gol di Giovio

Masnago, ore 14.50 di mercoledì 12 ottobre 2016: nasce il Varese di Ciccio Baiano. Il neonato è un prematuro: era atteso alle 15. E no, non è la bambagia verde del “Centre Court” curato dal Vanoni ad accoglierlo.«Non avete paura di sporcarvi le scarpe, vero?»: il primo vagito arriva all’antistadio, tanto caro a Sannino. Sulla terra, dura. Tra la polvere, all’ombra dei distinti che fermano il sole e tagliano il campo a metà, per il lungo.

Dietro la rete, una ventina di persone: i Guardiani vigiliano, i curiosi osservano. Improta prepara i cinesini; Baiano parla con Vago; Basile, Merlin, Frontini e Bof siedono in panchina. Nel torello di riscaldamento gli «Olé!» accompagnano i tunnel, commentati da dietro la rete: «Varda lì cuma sun alégar…». Prima di una corsetta con “O’ professore”, il colloquio: Baiano parla con Giovio. Tre/quattro minuti di faccia a faccia. Il 10 sorride.

Caldi. Si può cominciare, in un campo 30×30, con i tre colori: possesso palla (con cambi di gioco) verdi e blu, i gialli fanno i jolly. Cinque minuti, uno di riposo: e si riparte. Il tutto, ad alta intensità. E pure con qualche colpo. Sul “centrale” Verderame segue i suoi numeri 1, mentre viene ultimata la demolizione del ciringuito ai piedi della sud e tagliata l’erba, che profuma l’aria.
15.37: cambio campo dietro ai distinti, si va nell’altra metà, lo spazio cresce (40×40) e arrivano i portieri. Gialli contro blu, si gioca nello stretto. Il sudore schiaccia a terra la polvere.

16.15: si va sul centrale, partitella su 50 metri. Il mister sceglie la metà nord e osserva rivolto al Sacro Monte: parla quando serve, controlla il cronometro, tiene alto il ritmo con qualche urlo: «Attaccalo! Attaccalo!».
16.24: il super tifoso Stefano Battara raccatta la palla e propizia il gol partita: lo segna Giovio.

16.38: arriva il triplice fischio direttamente dalla bocca del mister, senza fischietto. Tutti in cerchio per scaricare i muscoli, giusto il tempo di catechizzare Zazzi e confrontarsi con Calzi.

Terminata la doccia, due parole dietro la panchina: «Perché l’antistadio? Conosco il campo, si rovina – risponde Baiano – Sono contento del primo allenamento: volevo vedere aggressività. Le scarpe dei ragazzi? No, alla fine non erano più sporche: guardate il prato, è bellissimo…». L’allenamento è finito. Anzi, no.

Ore 17.15: dal tunnel spuntano Granzotto (unico assente all’allenamento) e Improta. «Che fate, O’ professore?». «Andrea era a Treviso per fare la patente e tornando mi ha telefonato: prof, mi fai allenare? E io che pensavo di tornare a casa…».

– il commento di Gabriele Galassi – Il maestro Beppe Sannino – Il primo allenamento dei biancorossi di Baiano


– Il Varese Calcio ha presentato il suo nuovo allenatore, Ciccio Baiano