Scetticismo, discussioni e scontri: sì, è la scelta giusta per il popolo biancorosso

Il commento dopo il primo giorno di Ciccio Baiano come nuovo allenatore del Varese Calcio

La mattina sta per diventare pranzo, Ciccio Baiano esce dalla sede biancorossa e si dirige verso la sala stampa. Benedetto da Sannino, scortato da Basile, accolto dai Guardiani del Franco Ossola. Un sorriso prova a riempire un volto teso: l’opportunità è grande, la responsabilità enorme.
L’ora di pranzo è arrivata, Ciccio Baiano esce dalla conferenza stampa. Nella “pancia” del Franco Ossola il nostro Enrico Scaringi pensa, e trova, la foto giusta. Che riporta a giorni felici,

che proietta all’obiettivo da inseguire. È quella che vedete in alto. È quella che scalda il cuore del nuovo mister: «Un sogno? Rivedere il Franco Ossola così». Un saluto cordiale a tutti, poi via con la dirigenza. Baiano freme, non vede l’ora di mettere la tuta e scendere in campo.
Il pranzo è diventato pomeriggio, Ciccio Baiano esce dagli spogliatoi e insieme ai suoi giocatori si dirige verso l’antistadio. Il sorriso, ora, riesce a riempire un volto disteso. L’allenamento è intenso, il faccia a faccia con Giovio importante, l’amore per l’erba del Franco Ossola sincero.
Le premesse ci sono. E lasciano un’ottima impressione. Dovranno essere portate avanti, da oggi fino a sabato. Dovranno essere confermate, domenica contro il Pinerolo. Ieri, ma soprattutto martedì, si è sentito tutto e il contrario di tutto: «Era meglio tenere Melosi», «Sbagliato l’esonero di Ramella», «Ci voleva Iacolino». E – certo, cosa vi aspettavate – intorno a Ciccio Baiano c’è scetticismo. Che dà modo di discutere e scontrarsi, al Franco Ossola e sui social, al bar e tra amici. Scetticismo, discussioni, scontri: benzina, la migliore, nel motore biancorosso. Perché il Varese è, ancora, e sempre, sulla bocca di tutti.
Noi non ci tiriamo certo indietro. E diciamo la nostra: Ciccio Baiano è la scelta giusta. Per le parole scelte: «Crescere insieme», «Era quello che volevo», «Non abbiamo l’assillo di vincere, ma il dovere di provarci». Per l’intensità e la rabbia vista nella prima ora e mezza di allenamento, nella polvere dell’antistadio prima e sul tappeto del Franco Ossola poi. Per la convinzione, ferma, che questa rosa sia fisicata e coi piedi buoni, rocciosa e veloce, profonda e piena di alternative. Per l’ammirazione, sincera, verso i giovani più forti e volenterosi (come il neopatentato Andrea Granzotto, di cui vi abbiamo raccontato nell’articolo qui sopra) della categoria. Per la certezza, salda, nei confronti di una dirigenza che sta mettendo anima e corpo nel Varese Calcio per garantirgli un futuro, aperta alla possibilità di essere aiutata ma non disposta a stringere qualunque mano. Per la fede, cieca, verso il popolo biancorosso: fatto di scettici che credono, di discussioni che arricchiscono, di scontri che uniscono.

– il commento di Gabriele Galassi – Il maestro Beppe Sannino – Il primo allenamento dei biancorossi di Baiano

– Il Varese Calcio ha presentato il suo nuovo allenatore, Ciccio Baiano