Un po’ bar, un po’ maniscalco A Luino il tempo si è fermato

A Luino c’è un luogo che racchiude il passato e custodisce gelosamente i ferri di un mestiere antico, il maniscalco.

Nel retrobottega del bar “Mario” sembra di sentire ancora lo scalpitio degli zoccoli equini sul porfido della piazza antistante. Cesare Badi, proprietario di questo luogo, racconta la sua storia: «Da mio bisnonno Severino ”. La pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Piero Chiara, è stata girata l’estate scorsa nel Varesotto.

A proposito di Chiara Cesare racconta: «Cavalcava e aveva un cavallo che si chiamava Satana –mostra una foto dello scrittore a cavallo- veniva qui a farlo ferrare». Rientrando nel bar, la madre di Cesare, Regina Stefanoni, una vera e propria istituzione luinese e per tutti conosciuta come “La Regina”, descrive lo storico locale: «Cinquantasette anni di licenza e ancora tutto come allora, le sedie, il bancone, lo specchio, i tavolini».

Un luogo caratteristico a Luino, al quale, anche il gruppo musicale dei Trenincorsa ha dedicato un loro brano. La titolare termina con un aneddoto: «Tempo fa la TV tedesca arrivò qui per un documentario che venne distribuito e messo in onda in Germania, parlava del bar ma anche del retrobottega. Durante i mercoledì di mercato, qualche turista entra chiamandomi per nome e spiegandomi che ha visto questo posto in televisione».

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