Una serra per far crescere le idee E lo startupper arriva fino all’azienda

Non è vero, secondo Brugnoli che «sullo scenario appaiono sempre di più bravi imprenditori pieni di voglia e di idee: non per merito di Confindustria, ma per mancanza di alternative come ha scritto la scorsa settimana Beppe Severgnini»

– Ci sarà pure qualche giovane che si mette in mente di intraprendere un’attività in proprio perché non trova altra possibilità di lavoro, ma «vorrei correggere questa visione dicendo che è vero: molti imprenditori oggi nascono sulla spinta dell’esigenza, della mancanza di un posto di lavoro tradizionale».
«Ma rispondo che nell’associazione che rappresenta Confindustria a Varese, ossia la nostra Unione, questi giovani aspiranti imprenditori possono trovare quella serra necessaria per crescere il seme di un’idea».

Univa, ha sottolineato Brugnoli funge da ruolo di naturale casa delle start-up: «Noi siamo il luogo in grado di trasformare uno start-upper in un titolare di un’azienda di successo».
«Siamo quel vivaio in grado di far crescere idee competitive, fino a portarle al vero salto di qualità che trasforma un’idea imprenditoriale da start-up ad azienda fatta e finita: l’accesso ai capitali. Che è solo l’aspetto finale di un percorso. Un percorso fatto soprattutto dall’esigenza di dare alle idee forza organizzativa».

Un’idea da sola non basta per diventare qualcosa in più e trasformarsi un un’attività profittevole e di lunga durata e proprio qui entra in gioco l’associazione che anche grazie alla collaborazione con l’università Liuc è in grado, come ha ribadito Brugnoli «di dare una forza organizzativa alle idee, trasformandole e facendole germogliare».
Solo pochi giorni fa, proprio nella sede varesina di Univa, è stato presentato l’Institute for Enterpreneurship and Competitiveness dell’Università Carlo Catteneo, il primo cento di ricerca italiano sui temi della competitività affiliato all’Harvard Business School che, in pochi mesi dall’avvio ha già seguito passo passo l’incubazione di dieci start-up.
Si tratta di dieci nuove imprese impegnate in settori e business più diversi: moduli tecnologici per dormire in aeroporto; sistema di baratto di coupon per la spesa; format retail food all’italiana; percorso turistico-culturale a piedi; bioraffineria; design di montature per occhiali; consegna a domicilio chilometro-zero di ingredienti per ricette bio; software e servizi per programmazione neuro “sonora”; scuola di lingua; software e servizi per test campagne advertising. Il loro futuro è l’azienda.